Piacevole partenza sulla Via Francigena
A volte ho un pochino l’impressione di non essere sinceramente benveuto ne Italia ne in Francia. Ieri era arrivato di nuovo un tale momento di irritazione. I ferriovieri italiani fanno sciopero. Quindi sono cancellati alcuni collegamenti. Perciò sono bloccato a Parma e non mi posso muovere. Cerco una camera a buon prezzo e vado a caccia. È la prima volta che mi trovo nella Mekka del parmigiano e del prosciutto di Parma. La città è carina ma fra le città italiane niente di particolare. A prescindere dal settore luculliano. L’offerta culinaria è impressionante e la cucina è ottima.
Partenza a Sarzana
Presto la mattina vado a Sarzana. Lì avevo troncato e interrotto il mio ultimo cammino. Volevo partire da Aulla. Siccome mi metto in cammino solo verso mezzogiorno le ore fino al crepuscolo non sarebbero state sufficienti. Di buon umore parto per la prima tappa. Prima faccio una visita al paese, al castello e alla fortezza ecc. Un bel paese davvero. Merita di essere visitato. Poi esco dalla città e percorro dei bei sentieri lungo canalini coperti di canne. Una piacevole camminata. Anche il tempo è buono, il cielo è coperto di nuvole grigie, ma solo poco prima dell’arrivo sento le prime gocce. La temperatura gira attorno a piacevoli 17 gradi. Ogni desiderio di un pellegrino in questa stagione di autunno è esaudito.
Breve sosta e un giro inutile
Dopo circa nove chilometri di cammino faccio una pausa e entro al „Centro Sociale“. Ho bisogno di un cappuccino e di un cornetto. Mi siedo davanti alla porta e poco dopo mi fa compagnia un altro fumatore che attacca il discorso. Dopo due, tre frasi propone di continuare il discorso in tedesco. Un tedesco proveniente dall’ex Germania orientale che da vent’anni vive quì. Più tardi mi metto di nuovo in cammino ma perdo la strada e mi tocca fare un giro inutile. Non importa niente, tanto non ho fretta
Pellegrinaggio con cane
All’altezza di Luni ci siamo. Non ho la più pallida idea di dove sia l‘albergo che cerco. Prima chiedo ad una signora anziana che mi manda di ritorno. Niente. Perfetto. Poi vedo una signora giovane e chiedo la strada a lei. Nessun problema, dice Angelica e mi invita ad accompagnarla. Camminiamo in due. Devo far attenzione a non inciamparmi perchè il suo cane è altrettanto sciocco come il nostro a casa. Anche un Labrador, pelo marrone e sempre lì, dove non dovrebbe essere – fra le mie gambe – uguale al nostro Professor Oscar. Infine raggiungo l’albergo sano e salvo.