Un giorno di riposo per corpo e spirito
Le previsioni meteorologiche di ieri erano pessime. Tempeste e tanta pioggia. Oggi è migliorato ma non mi fido e per un giorno mi fermo a Corniolo. È troppo pericoloso salire a oltre 1500 m di quota. Inoltre la tappa è lunga e con le scarpe bagnate è poco piacevole camminare. Quindi mi dedico al dolce far niente e faccio riposare la mie gambe. Per quanto riguarda i piedi sono contento, sento la stanchezza al termine delle singole tappe, ma non ho dolori e mi sento meglio di quanto pensassi. Un giorno di sosta farà bene. Del resto sento la stanchezza mentale.
Tranquilli si vive meglio
Comiolo è un piccolo paese con 180 abitanti. Vi si trovano due chiese, due alberghi un negozio di alimentari ed un chiosco che offre piadine ed altri spuntini. Parecchio per un paesino come questo. È impressionante quanto gli italiani si danno da fare per curare i loro paesi. Non c’è aria di soldi, ma ogni strada, ogni vincolo è decorato con fiori. Tutti gli abitanti curano i loro giardini ed ognuno vuole avere il giardino più bello di tutti. Parlando con la gente di quì noto maggiore coesione e rapporti sociali più stretti in confronto al mio paese. La gente si incontra al bar per chiacchierare e per giocare a carte. I bar in Italia sono i punti di ritrovo in cui si svolge la vita sociale.
È in giro Charles il pellegrino
Ieri sera ho incontrato Charles, il mio nuovo amico pellegrino svedese. Voleva rimanere quì, ma ora ha cambiato idea. Anche la tedesca è in cammino con tutti i bagagli, indossa i blue jeans e sandali di buona qualità. Le auguro che arrivi sana e salva alla meta di questa tappa. Un pò pazza. Poi ho incontrato anche due italiani. Di età non superiore ai trent‘anni. Oggi vanno avanti fino a Campigna. La distanza è di otto chilometri in salita.